giornata libera, 'passeggiata' al parco

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  1. winry
     
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    Kai Schneider - narrato - parlato - pensato - discorso altrui

    Berlino, Kai era in questa città da almeno cinque mesi, in cinque mesi non riesci a capire molto di una città, doveva ancora andare in giro con la cartina. Sembrava un turista. "Mi sento un idiota ad andare in giro con una cartina.." pensò Kai, "Sembro un turista idiota.".
    Era ancora strano per lui vivere in questa grande, grandissima città, a confronto Salisburgo era un villaggio.
    Era uscito di casa qualche ora prima e come al solito la madre, in iper ansia, voleva sapere dove andasse e con chi. - Mamma! Ho quasi vent'anni, posso badare a me stesso, tranquilla. Vado solo al parco.. - disse Kai, sperando di tranquilizzarla in qualche modo. Finalmente aveva un giorno libero dal lavoro. Fare il barista, si, sembrava semplice, ma non lo era per nulla. I clienti erano troppo esigenti e troppo pignoli, non li sopportava.
    "Il parco, il parco.. Ma dove cavolo è Mauer Park?" si chiese stufo di camminare a vuoto.
    Stava camminando da un bel po ed era stanco. Finalmente visionando nuovamente la cartina trovò l'ingresso del parco. - ma dai?! Era proprio qui? Ma va te.. ho fatto un giro enorme per nulla.. - disse Kai un po' d cattivo umore.
    Il parco era molto frequentato, era un parco abbastanza famoso, sua madre diceva sempre che facevano anche un mercatino delle pulci.
    Si addentrò nel parco, c'era davvero tanta gente, chi faceva jogging, chi si rotolava letteralmente sull'erba assieme al cane, chi leggere, chi ascoltava musica e chi litigava. Kai, con il suo mp3 ascoltava il suo gruppo preferito i Rammstein, amava il metal, gli dava carica, e in quel momento gli serviva molto.
    Finalmente trovò il posto adatto a lui, isolato, un posto all'ombra di un grande albero. Si tolse la tracolla, tirò fuori il portatile e buttò la borsa a terra. Era stanco. Si sedette e accese il pc. E si tolse il cappellino, tanto sotto all'ombra dell'albero non gli serviva. Attaccò il cellulare al pc, così si poteva caricare, perchè come sempre era scarico.
    Entrò su facebook e cominciò a chattare con i suoi vecchi amici di Salisburgo, gli mancava molto la loro compagnia, ma ora a Berlino cercava nuove amicizie, cosa che purtroppo non era semplice, non conosceva nessuno.



    Edited by winry - 22/10/2012, 19:57
     
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    i c o n by myrasis

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    Berenice Stonem - narrato - parlato - pensato

    Era sabato, e ringraziando il cielo di sabato non aveva lezione all'università appena iniziata. Non era fatta per lo studio e quindi le lezioni la stressavano molto. Ma quel giorno Berenice era finalmente libera e decise di andarsene un pò al parco con Max, il suo lupo cecoslovacco. Raggiunse Mauer Park in poco tempo, conosceva quel posto come il palmo della sua mano, e se lo girò un pò tutto per far sgranchire la zampe al suo cane che da quando aveva iniziato l'università portava sempre meno a spasso. L'aria fresca di quel sabato pomeriggio le riempiva i polmoni, le sembrava di rinascere. Decise infine di dirigersi verso l'albero dover era solita accamparsi per pomeriggi interi leggendo libri quando una volta raggiunto lo trovò occupato.

     
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  3. winry
     
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    Kai Schneider - narrato - parlato - pensato - discorso altrui

    Chattando con i suoi vecchi amici lo rendeva nostalgico. Gli raccontarono tantissime cose, cose che lui non poteva vedere, ma era felice lo stesso. Li poteva ancora sentire. - ahah ma siete proprio idioti. - disse ridendo.
    La giornata era ancora lunga, per fortuna. Sotto a quell'albero si stava benissimo, non c'era nessuno che disturbasse, anche se gli schiamazzi dei ragazzini che giocavano erano irritanti, era bello vedere la gente divertirsi tanto il sabato.
    - Sono appena le quattro. E' vero che il tempo non passa mai in questo parco, si sta così bene. - disse chiudendo il pc e prendendo il cellulare. Tre chiamate perse. - Ma che? Chi è che mi cerca a quest'ora? - disse Kai guardando chi lo avesse chiamato. - Ah, Hannes? Chissà che vuole. disse scrivendo un messaggio a suo fratello.
    Non appena ebbe inviato il messaggio, rimise il pc nella tracolla e si soffermò, quasi involontariamente, a guardare una ragazza con un bellissimo lupo. - Wow! - disse senza nemmeno sentirsi. Si rimise il cellulare in tasca e vide che la ragazza veniva verso di lui, o meglio, si dirigeva verso il suo posto. O almeno così gli sembrava.
    Era davvero una bella ragazza e si meravigliò molto nel trovarla praticamente a due metri da sè.
    Voleva fare nuove amicizie, chissà se la ragazza voleva fare altrettanto. un po' impacciato si alzò e la salutò. - Hey! Ciao, bel cane, posso accarezzarlo? - disse, sperando di non esser troppo invadente.



    Edited by säde - 26/10/2012, 12:00
     
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    Berenice Stonem - narrato - parlato - pensato

    Il fatto che qualcuno stava occupando il suo posto la irritava leggermente. Quel posto era così tranquillo rispetto al resto del parco e li era più semplice leggere un libro senza rischiare di perdere la concetrazione ogni minuto per gli schiamazzi dei bambini e di tutte le altre persone che riempivano Mauer Park. Ma a pochi metri dal 'suo' albero si accorse che il ragazzo che lo occupava se ne stava andando e dentro di sè esultò per avercelo di nuovo tutto per sè. Quando si trovò a più o meno un paio di metri dal giovane però, questo le parlò. Per un attimo Berenice sobbalzò colta di sorpresa dalla voce del raggazo, poi sorrise. "Ciao!" disse a sua volta al giovane, che le aveva chiesto se poteva accarezzare il suo cane, mostrandogli il suo sorriso, poi aggiunse "Certo! Max è un coccolone, gli farà senz'altro piacere!" e così dicendo si diede due pacche con la mano su una coscia e il lupo la guardò sedendosi calmo vicino ai suoi piedi.

     
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    La ragazza era davvero bella, ancora più bella da vicino. Gli rispose che non c'era nessun problema e che il cane era un coccolone. - Davvero? Ma che bel cucciolone sei! - disse accarezzandolo - e quindi ti chiami Max eh? Ma che bel nome per questo bel cucciolone! -
    A Kai piacevano molto i cani, anche se non ne aveva mai avuto nessuno. "Chissà, forse dovrei presentarmi.."
    - Bello questo parco, davvero rilassante. E questo è un posto perfetto per isolarsi dal resto del parco, rimanendo comunque in compagnia. - disse alzandosi e rivolgendosi alla ragazza. "Ma che ho detto?!" pensò. Si era spiegato malissimo, ma gli capitava spesso, con le persone che non conosceva.
    - Comunque, io sono Kai, piacere. - disse porgendole la mano. - e se non si era capito, sono nuovo di qui. eheh - disse grattandosi la nuca con l'altra e arrossendo lievemente..


     
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    Il giovane coccolò un po' Max che sembrava davvero felice di quelle carezze, tanto da rotolarsi a terra e farsi accarezzare anche la pancia. Berenice sorrideva, il ragazzo sembrava simpatico e molto gentile. "Bello questo parco, davvero rilassante. E questo è un posto perfetto per isolarsi dal resto del parco, rimanendo comunque in compagnia." disse il giovane e Berenice era pienamente d'accordo con quanto appena detto "Ecco perchè vengo sempre qui, appena ho un attimo libero!" rispose dal canto suo e poi rispondendo alla presentazione del giovane disse il suo nome "Piacere mio, io sono Berenice!" e strinse la sua mano. "Sei nuovo? Da quanto tempo sei arrivato in città?" chiese curiosa Berenice portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio senza smettere di guardarlo negli occhi. "Se mai avessi bisogno di una guida, o semplicemente qualcuno che ti aiuti a muoverti a Berlino sai chi cercare!" si propose subito entusiasta di poter fare conoscere la sua meravigliosa città natale a quanta più gente poteva.

     
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    Kai Schneider - narrato - parlato - pensato - discorso altrui

    Anche la ragazza concordava sul fatto che il parco fosse molto rilassante. Si presentò come Berenice. - Berenice, bel nome. Come la protagonista di un racconto di Allan Poe. Avrò letto quel racconto un migliaio di volte. E' uno dei miei autori preferiti. - disse Kai. Non era molto semplice parlare con qualcuno, soprattutto a Berlino, ci aveva già provato e i risultati erano stati pessimi. Ma con Berenice sembrava diverso, non era difficile.
    - Eh si, mi sono trasferito qui da Salisburgo, circa cinque mesi fa.. E non riesco ancora ad ambientarmi. E' una città immensa e rischio di perdermi. Infatti vado ancora in giro con la cartina. - disse mentre la tirava fuori dalla borsa. Si vedeva che era usata molto, era attaccata con lo scotch in molte parti.
    - Ua guida? Avrei bisogno probabilmente di un navigatore gps. Ma grazie, ne terrò conto. Una mano in questa grande città potrebbe sempre servire. - disse Kai ridendo.
    -Comunque, tu sei qui da molto tempo? - le chiese accarezzando nuovamente il cane, desideroso di coccole.


     
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    Dopo averle fatto i complimenti per il nome e accennato ad un racconto di Allan Poe, il ragazzo, le spiegò che viveva a Berlino da cinque mesi e che non era ancora riuscito ad ambientarsi. Gli mostrò la cartina con cui girava per la città da quando era arrivato e Berenice scherzò "Bè non si può dire che non l'hai usata!" vedendola tutta riattoppata con lo scotch, poi Kai le chiese se viveva da molto a Berlino. Berenice scoppiò a ridere. "Me lo chiedono spesso, sai? Ma io sono nata e cresciuta qui!" si grattò la nuca continuando a ridacchiare. "Ho un nome inglese perchè mio padre è inglese, ma io sono tedesca, 100% berlinese" spiegò con un tono anche un po' fiero.

     
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  9. winry
     
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    Quando Kai le chiese da quanto tempo abitasse a Berlino, la ragazza scoppiò a ridere e gli rispose che era nata e sempre vissuta Berlino. - Ah.. wow.. che fortuna! - disse Kai grattandosi la nuca - Sei anche mezza inglese, ma che fortuna! Io sono completamente austriaco. - disse sorridendo.
    I minuti passavano molto in fretta, ma parlare con Berenice era veramente piacevole. - Senti - disse Kai all'improvviso, -Dato che ti sei proposta come guida, hai tempo di fare un giro per il parco, mentre mi spieghi un po' della vita berlinese, ti va? - disse mentre metteva via l'usurata cartina e si rimetteva il cappellino.


     
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    "Si per metà inglese! E' stata una vera fortuna, sai per i compiti di inglese alle superiori!" ridacchiò Berenice vantandosi anche un po' della sua fortuna. Poi Kai le propose di fare un giro per il parco insieme, magari mentre lei gli spiegava un pò come funzionava la vita a Berlino. "Certo!" rispose subito Berenice sorridendo al giovane. Diede una leggera strattonata al guinzaglio di Max che era ancora steso a terra e questo si alzò e si posizionò al fianco della padrona molto rapidamente e sempre molto composto. I tre s'incamminarono lungo la via che percorreva tutto Mauer Park fianco a fianco. "Allora, cosa vuoi sapere di Berlino?" chiese Berenice a Kai mentre passeggiavano.

     
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  11. winry
     
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    - Ah l'inglese.Ah le superiori, meno male che son finite. Io lo so, ma non penso di saperlo bene come te. E' un bene, soprattutto se vai all'estero. - disse Kai.
    La ragazza accettò subito di fare un giro per il parco, così Kai, Berenice e Max s'incamminarono.
    -Allora, cosa vuoi sapere di Berlino? - chiese Berenice.
    - mh, vediamo. Ci sono così tante cose che non so. - disse Kai pensando a cosa chiederle. - Ah si, lo Zoo, com'è? Banale come domanda, no? - disse sorridendo. - E poi, vediamo.. Si, ecco. Volevo sapere, com'è la vita qui? Notturna e diurna. Nel senso, c'è sempre molto da fare, immagino. Ma com'è vivere qui? -
    In realtà non sapeva proprio cosa chiedere, più che altro gli andava bene anche solo camminare.


     
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    Prima di tutto Kai le chiese come fosse il famoso Zoo di Berlino e poi domandò anche come fosse la vita in generale in città, di notte di giorno. Berenice si schiarì la voce e disse "Innanzi tutto, allo Zoo, non ci sono i drogati come viene scritto nel libro e visto nel film!" ridacchiò, "No davvero, non ce ne sono più da molti anni!" tornò seria "Comunque lo Zoo è davvero davvero bello! Ci sono stata diverse volte e ogni tanto mi capita ancora di andarci, sai mi piacciono molto gli animali e lì è possibile vedere ogni specie possibile e ognuna diciamo nel proprio 'habitat naturlae' !" Dei ragazzini in skate board gli sfrecciarono accanto schiamazzando e facendogli quasi perdere il flo del discorso. Ci pensò un attimo su riordinandosi le idee "Per il resto, che sia giorno o notte c'è sempre qualcosa da fare a Berlino: piazze, mercati, centri commerciali, sale giochi, locali, musei, concerti.. c'è davvero tutto! Ci vuole solo un pò per girarseli tutti e capire quali sono i posti adatti per se, poi hai risolto tutti i problemi!" sorrise al giovane consapevole di non aver esaudito le sue richieste come poteva ma in quel momento non sapeva davvero cosa dire.

     
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  13. winry
     
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    La vita a Berlino era molto movimentata, basti pensare ai ragazzini che si divertono come niente, senza preoccupazioni varie.
    Berenice cominciò subito con una considerazione scherzosa, infatti allo zoo non c'erano i drogati, da molti anni. A Berenice piacevano molto gli animali e quindi ci era andata molte volte. - Anche a me piacciono molto gli animali, ma ho sempre pensato che per loro stare in uno zoo non sia come stare nel loro habitat, ma se questo serve per preservare la loro specie, ben venga. Anche se, sinceramente, io non sono mai stato in uno zoo. Mi piacerebbe molto andarci però. - disse Kai.
    Mentre passeggiavano e parlavano tranquillamente, sfrecciarono alcuni ragazzini in skateboard. - La loro spensieratezza è invidiabile. - disse prima che Berenice continuasse il discorso.
    - Per il resto, che sia giorno o notte c'è sempre qualcosa da fare a Berlino: piazze, mercati, centri commerciali, sale giochi, locali, musei, concerti.. c'è davvero tutto! Ci vuole solo un po' per girarseli tutti e capire quali sono i posti adatti per se, poi hai risolto tutti i problemi! - disse la ragazza. - Eh, infatti. Io che sono qui da cinque mesi ho visto forse il 10% della città. E a dire il vero ho dei gusti un po' difficili, quindi non sarà facile trovare un posto giusto per me, basti pensare alla musica che ascolto. - disse ridendo. - Ma il parco mi piace molto. Ci verrò più spesso, se non mi perdo. .
    Berenice non aveva spiegato di molto quello che Kai le aveva chiesto, ma dal canto suo, Kai non le aveva chiesto niente di tanto specifico.
    - Sono quasi le sette, hai fame? Conosci un buon posto per mangiare? - le chiese Kai, pensando al suo stomaco che stava già brontolando.


     
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    Berenice Stonem - narrato - parlato - pensato

    Kai disse la sua riguardo allo Zoo e Berenice si trovò d'accordo col ragazzo che poi aggiunse di aver visto veramente poco della città e che sarebbe stato difficile per lui trovare il posto giusto a causa della musica che ascoltava. Berenice ridacchiò "Fidati, qui a Berlino puoi trovare veramente di tutto, sarà più facile di quanto credi trovare quello che cerchi!" 'Berlino è un po' come la Stanza delle Necessità' pensò Berenice 'Tutto quello di cui hai bisogno lo puoi trovare qui, basta chiedere.' Poi Kai ammise di avere fame e massaggiandosi la pancia anche Berenice era d'accodo con lui. "Ci sono diversi locali dove si mangia bene, ma io generalmente quando esco la sera mi fermo a mangiare lungo la strada, un Currywurts da mangiare mentre si cammina e via, ma possiamo sperimentare qualcosa di nuovo insieme se vuoi!" rispose accennando un sorriso.

     
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  15. winry
     
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    Secondo Berenice a Berlino si poteva trovare di tutto e che trovare ciò che si cerca sarebbe stato facile. - Beh, speriamo! - disse Kai.
    Vedendo che entrambi avevano fame Berenice disse che in città c'erano parecchi posti in cui si mangiava bene e che lei generalmente mangiava un Currywurst magari continuando a camminare mentre lo mangiava, ma se Kai voleva, potevano provare qualcosa di nuovo. - Per me va bene tutto, anche prendere un Currywurst, che non un'idea precisa di cosa sia. Una specie di Hotdog? - chiese Kai un po' in imbarazzo.
    - Comunque, la berlinese sei tu, ti seguirò ovunque tu vorrai. Ogni posto andrà bene. - disse Kai sorridendo mentre si stavano avviando verso l'uscita del parco.


     
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