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 Aaron Archibald - narrato - parlato - pensato
Aaron Archibald in una biblioteca. Era sicurissimo di non essersi mai fatto vedere lì, per non passare per uno sfigato. Non che ritenesse che la biblioteca sia un posto per sfigati, ma purtroppo era uno dei pochi e ci teneva alla sua immagine. L'ultima cosa che voleva era essere preso in giro dai suoi stessi amici. Ma adesso non avevo alternative, doveva andarci e basta. Doveva fare una ricerca di storia, proprio quando il suo modem si era deciso di crepare.
Appena ci mise piede, si sentì subito a disagio. File e file di scaffali pieni zeppi di libri vecchi dalle copertine consumate. Arricciò il naso e decise di fare tutto da solo, senza chiedere niente alla bibliotecaria, apparentemente assorta in una lettura.
Notò che oltre ai libri di storia, c'erano libri di lettura di ogni genere e per qualche minuto perse tempo dinanzi a questi, dimenticandosi la sua ricerca. Più volte rischiò di prendere un libro che già qualcun'altro stava per prendere e, più volte, si allontanò scusandosi. A volte gli capitò di vedere qualche ragazza carina, ma poi si convinceva dicendosi che la biblioteca non è un posto per rimorchiare.
Notò che c'erano tante persone, al contrario della biblioteca della sua scuola, completamente deserta ad eccezione di qualche secchione. Ma quella lì era abbastanza povera di libri decenti, dunque non aveva preso in considerazione nemmeno per un secondo di andare lì.
Si perse completamente dunque nello scaffale di libri fantasy, dimenticandosi della ragione per cui si trovava in quel posto.
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 Berenice Stonem - narrato - parlato - pensatoQuel pomeriggio Berenice non aveva molto da fare, anzi niente, e molto spesso quando capitavano giornate così vuote faceva un salto in biblioteca. Non sempre trovava libri da leggere, ma lei passava lì comunque per vedere cosa le offrisse quel posto. Non aveva mai avuto un genere preferito in assoluto ma generalemnte si buttava sul fantasy, amava venire catapultata in poche righe in un mondo che non era il suo. Così anche quel pomeriggio si recò beata in biblioteca. Oltrepassò la porta a vetri, scoccò un'occhiata alla bibliotecaria che non la degno di uno sguardo, perchè immersa in un libro, e si diresse beata verso il reparto fantasy curiosa di quello che avrebbe trovato quel giorno. Mentre raggiungeva il reparto pensò seriamente di voler lavorare in una biblioteca, una volta uscita dalla scuola: cosa c'era di meglio che essere sommersa da montagne di libri da leggere a tuo piacimento, senza fare niente tutto il giorno e venire pure pagata? |
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3 replies since 25/4/2012, 10:01 75 views
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