Appuntamento per Venerdì!

George Craig - narrato - parlato - pensato

Sdraiato sul divano del suo appartamento giocava a carte con i suoi coinquilini ascoltando la musica, tra una sigaretta e l'altra; se l'avesse visto sua madre avrebbe detto ciò che le madre dicono ogni volta. Qualcosa del tipo che non faceva niente dalla mattina a sera se non cazzeggiare, e facendo così non sarebbe mai di certo diventato qualcuno, ma lui se ne infischiava di quello che pensava sua madre, anche perchè ora non era li con lui a fargli la ramanzina ogni volta. Finita l'ennesima partita a carte con l'ennesima sconfitta si alzò e andò in cucina a prendersi una birra in lattina. S'infilò una mano in tasca e si ritrovò il cellulare in mano, non potè fare a meno di pensare a Regen. Senza pensarci due volte scorse lungo la rubrica del suo cellulare e chiamò al numero registrato sotto il nome di Regen. Lo portò all'orecchio, sembrava che quei "tu tu" non finissero mai.

George Craig - narrato - parlato - pensato

Il telefono squillava e George era tranquillo perchè pensava che molto probabilmente Regen non gli avrebbe risposto, quando invece il telefono smise di squillare e la voce di Regen lo colpì tramite il telefono. "C-ciao Reg!" disse colto di sorpresa, "A-allora come stai?" gli chise. Per un attimo non si ricordava più il motivo esatto per la quale l'aveva chiamata. Strusciò la sieda della cucina a terra tirandola in dietro e ci si sedette sopra di peso.

George Craig - narrato - parlato - pensato

Regen parlò a raffica, balbettando un pò quà e là "Hai ragione, avremmo dovuto sentirci o vederci in questi giorni, ma.. ma non c'è problema, davvero!" disse cercando di confortarla. Fece un grande sosprio, deglutì e poi le disse "Senti, venerdì suono al pub, quello dell'ultima volta" accavallò le gambe e continuò "Ti-ti va di venire a vedermi?" si, suonava molto come una richiesta per un appuntamento, ed in effetti lo era non poteva negarlo, poi però aggiunse "Suona anche un ragazzo che ho conosciuto da poco, puoi venire con Berenice, almeno sta volta non rischia di rimanere da sola o di sentirsi d'intralcio?" aveva pensato a tutto.

George Craig - narrato - parlato - pensato

Regen gli assicurò che sarebbe venuta, insieme a Berenice, e ne fu davvero felice. Come un cretino esultò e saltò in piedi alzando un pugno al cielo. Quando si rese conto della cretinata cercò di ricomporsi facendo finta di niente, guardandosi intorno con la coda dell'occhio sperando che nessuno l'avesse visto. "Bene, anzi ottimo!" disse. Regen pronunciò il suo nome, ma lasciò la frase appesa, non sapeva cosa esattamente avesse voluto dirgli ma non chiese niente, meglio non rovinare il momento rischiando di cadere nell'imabrazzo più totale. "A-allora ci vediamo Venerdì, ok?" chiese ancora conferma prima di riattaccare il telefono.