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Ehi Alice!.
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Chrystal Leroy - narrato - parlato - pensato
Dopo aver trascorso un intero giorno a scuola, avevo deciso di fare una passeggiata magari in un posto dove avrei potuto abbandonarmi alla natura incolta e selvatica, quale posto migliore dell'enorme parco di Tiergarten?Raggiunsi così la stazione e dopo aver comprato l'ennesimo biglietto, mi precipitai verso la ferrovia dove il treno aspettava di riempirsi silenzioso.
Accomodatami nel penultimo sedile dell'ultimo vagone trascorsi il viaggio ripensando alla terra in cui mi trovavo, quella terra così complicata e meravigliosa che non avevo ancora visitato.
Stringevo tra le mani la cartina, di Tiergarten e quando il treno si fermò alla stazione della città, io mi feci largo tra la folla per uscire "viva" da quel treno.
Attraversai la stazione, a passo veloce e compatto e così quando mi ritrovai fuori presi un taxi che immediatamente mi accompagnò nella meta da me desiderata si trattava così del bellissimo parco della città, dove avrei trovato quel ristoro che non poteva darmi la caotica città.
Scesi dall'auto, tremolante mentre il vento muoveva i miei capelli rossi, quel giorno legati fino a formare due trecce che il vento sbatteva in continuazione sulla mia schiena.
Entrai nel parco e subito iniziai a scattare foto, fin quando stremata mi sedetti sopra una panchina vicino un pesco in fiore, eh si, io adoravo i peschi potevo addirittura considerarli come il mio albero preferito, che adoravo da quando ero bambina.
Meraviglioso tutto in quel momento era soave e meraviglioso che avrei giurato di non trovarmi nella Germania moderna, quella pervasa dai rumori cittadini e dalle folle scatenate nei bar e musei.
Ritagliavo così quegli attimi in cui mi estraniavo dal mondo ed entravo a contatto con il mio "Io" interiore.
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Charlie Crawford
narrato - parlato - pensato
Mattina...sole...leggero venticello il che voleva dire una cosa quando ero libero: Allenamento. Cosa potevo farci?Ero un maniaco dell'estetico,del benessere e del mio aspetto essendo uno stilista non mi facevo mancare mai nulla.Mi infilai la mia tenuta da ginnastica,ero pronto a partire.Ombra?Stranamente non volle muoversi...chissà cosa gli prendeva? -Pelandrone! stai pure a casa oggi,ma ricordatelo per più tardi chiaro?!- la sua risposta? Fu voltarsi e mostrarmi il sedere con la coda all'aria.Dannato lupo,a volte lo odiavo. Uscì fuori di casa mia...e presi da subito a correre...questa era la mia routine della mattina presto e della sera tardi.Oggi il mio ufficio era chiuso quindi avrei potuto prendermela comoda,e magari mettermi a studiare nel pomeriggio quando il caldo non mi avrebbe asfissiato più di tanto.Qualcosa mi mancava,ma cosa?Ah! Il mio I-pod era spento.Che idiota.Lo accesi e svoltai al parco...cambiavo spesso zona ma quello era il mio posto preferito...e anche quello dove mio malgrado rimorchiavo di più.
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Ehi Alice!.
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Chrystal Leroy - narrato - parlato - pensato
Indisturbata udivo i rumori della natura che si evolveva intorno a me,ed ai miei occhi azzurri che brillavano al sole quasi stupiti e ammaliati da tanta bellezza.
Mi alzai ciondolante dalla panchina, e subito mi misi a camminare verso le piccole viuzze del parco, qualche volta scivolavo ma subito dopo mi rialzavo tentennante.
Beh, una volta non accadde com'era previsto.Dopo qualche ora di lungo camminare giunsi in un sentiero pieno di ciottoli e così vi scivolai vergognosamente, ritrovandomi così per terra proprio davanti un giovane biondino che correva inseguito dagli sguardi indiscreti di alcune ragazzine.
Alzai lo sguardo e arrossì violentemente:
-Scusami...
sussurrai, preoccupata e nello stesso tempo vergognata.. -
. Charlie Crawford
- narrato - parlato - pensato
Mi stavo facendo davvero una bella corsa,mi stavo rilassando e cantando mentre il mio I-pod continuava ad accompagnarmi.Ancora la mia menta andava a quel dannato lupo che non aveva voluto accompagnarmi...Mah.
Ormai quel parco lo conoscevo a memoria anche se c'era una parte che non percorrevo quasi mai così decisi di svoltare nei vari sentieri che erano sicuramente più difficoltosi per via dei ciottoli che mi impedivano di correre troppo velocemente. Non potei nemmeno più farlo perché dovetti frenare di botto per una ragazza che quasi mi venne praticamente addosso.Riuscì a fermarmi appena in tempo prima di travolgerla -Ma hei...stai attenta!- dissi subito io ma chinandomi immediatamente per aiutarla ad alzarti -Ti sei fatta male? ragazza?- ero così preoccupato che nemmeno la guardai in faccia...controllai le sue ginocchia..
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Che meraviglia! |
